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GREEN ECONOMY

Belvedere Spa: progetti, sviluppo, innovazione

UNA SCOMMESSA VINTA

La società Belvedere S.p.A. nasce nel 1997, su iniziativa del Comune di Peccioli, dalla necessità di mettere in sicurezza una discarica non gestita nella frazione di Legoli che raccoglieva i rifiuti di sei Comuni della zona.
Con il passare degli anni Belvedere Spa è diventata un punto di riferimento per la progettualità, l’innovazione e lo sviluppo del territorio e costituisce insieme al Comune di Peccioli e la Fondazione Peccioliper il Sistema Peccioli.

I NOSTRI NUMERI

0
PICCOLI
AZIONISTI
0 mln
Nm3 DI BIOGAS
PRODOTTI OGNI ANNO
0 mln
kWh DI ENERGIA ELET. RINNOVABILE PRODOTTA NEL 2021

IMPIANTO DI SMALTIMENTO RIFIUTI

Nel 1988 in una zona di Legoli, come in altre località della provincia, si era creata una discarica non gestita in cui confluivano rifiuti di sei comuni limitrofi, pertanto l’Amministrazione Comunale decise di trasformare il problema in un’opportunità di sviluppo sposando appieno la filosofia P.I.M.B.Y. (Please In MY Back Yard – Per favore nel mio giardino).

Il vecchio sito fu riorganizzato in una vera e propria attività industriale e messa a disposizione degli enti competenti per evitare situazioni di emergenza nello smaltimento dei rifiuti.

Nel 1997 è stata creata la Belvedere S.p.A. per la gestione dell’impianto di smaltimento rifiuti di Legoli.

CERTIFICAZIONI

IMPIANTO DI TRATTAMENTO RIFIUTI TMB

L’impianto di trattamento meccanico-biologico (TMB) è in funzione dal 2015. Tratta rifiuti urbani indifferenziati e riceve scarti derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati, da stabilizzare nelle biocelle.

COME FUNZIONA IL TMB

Si tratta di una tecnologia di trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati (o residuali dopo la raccolta
differenziata) che abbina processi meccanici e processi biologici e consente di separare la frazione umida
(organico da bioessicare) dalla frazione secca.

  • Una linea di selezione meccanica tritura il rifiuto indifferenziato e lo vaglia per separare il rifiuto in due
    frazioni in funzione delle dimensioni (sopravaglio e sottovaglio).
  • Da queste frazioni vengono estratti i materiali metallici da inviare a recupero.
  • Il sopravaglio può essere inviato direttamente in discarica.
  • Il sottovaglio, la parte più ricca di composti organici, viene invece inviato in un’altra sezione dell’impianto per essere sottoposto a trattamento di biostabilizzazione nelle apposite biocelle, all’interno delle quali l’azione naturale dei batteri permette la completa fermentazione delle sostanze organiche nell’arco di circa tre settimane. Alla fine del trattamento si ha un materiale stabilizzato a bassissimo contenuto di umidità che può essere a sua volta conferito in discarica.

Il 28 giugno 2016 è stata inaugurata la colorata e divertente “galleria del vento”, realizzata dall’artista Sergio Staino e dal figlio Michele. L’opera si compone di dieci immagini riprodotte su pannelli di policarbonato che arricchiscano i circa 8000 metri quadrati dell’impianto di trattamento meccanico e biologico (TMB). 

Dalla cicala alla lucertola e poi ancora la chiocciola borgognona, lo scarabeo rinoceronte, la tartaruga e molti altri ancora “piccoli animali che vivono tra le zolle, nell’erba, negli acquitrini, ad altezza delle margherite, appunto” come sostiene lo stesso Staino che in un corteo disegnato con tratto ironico e tinte vivaci, raccontano la favola di principesse e bagasce, tronfi militari e prodi cavalieri, ma anche saltimbanchi e musici animando un abituale cantiere di colori e presenze. I dieci soggetti sono ispirati a una frase del fotografo Mario Dondero: vivere all’altezza delle margherite, quelle margherite che il vignettista ha colto anche tutt’intorno al prato che circonda l’impianto.

NUOVO IMPIANTO DI DIGESTIONE ANAEROBICA

La società Albe è una joint-venture di Alia SpA e Belvedere SpA, nata espressamente per realizzare e gestire un impianto di trattamento della FORSU (la Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani) con produzione di Biometano che andasse a coprire una parte del deficit impiantistico a livello regionale.

Con il costante aumento della percentuale di Raccolta Differenziata, infatti, aumenta in maniera direttamente proporzionale la necessità di impianti che possano lavorare i flussi della differenziata e ottimizzarne il recupero.
L’impianto di Albe nasce a contatto con il polo impiantistico di trattamento e smaltimento rifiuti di Belvedere SpA per ottimizzare le sinergie fra i diversi processi: oltre a condividere parte delle infrastrutture (come le pese per i mezzi in entrata), parte del biogas prodotto dalla discarica di Belvedere viene convogliato verso Albe e qui utilizzato per alimentare i motori di cogenerazione che producono l’energia elettrica e termica necessarie al trattamento della FORSU.

Dalla FORSU, tramite il complesso processo di trattamento illustrato nello schema sotto riportato, è possibile ottenere come materie prime seconde sia Biometano (prodotto naturale della decomposizione dei composti organici) che fertilizzante agricolo: il nuovo impianto è quindi la realizzazione concreta dei principi dell’economia circolare.

PRODUZIONE DI ENERGIA

15.047 MWh

ENERGIA ELETTRICA
RINNOVABILE PRODOTTA

0%
ENERGIA ELETTRICA CONSUMATA DA AUTOPRODUZIONE

11.650 MWh

ENERGIA ELETTRICA
IMMESSA IN RETE

0%
ENERGIA TERMICA
CONSUMATA DA AUTOPRODUZIONE

15.037 MWh

ENERGIA TERMICA
RINNOVABILE PRODOTTA

Biogas, fotovoltaico ed eolico sono le fonti rinnovabili dalle quali ricaviamo energia per noi e da immettere nella rete nazionale.

MOTORI DI COGENERAZIONE

Il biogas, cioè il gas – del quale circa il 50% è metano – che si forma dal processo di degradazione della componente organica dei rifiuti, viene intercettato da più pozzi di aspirazione omogeneamente distribuiti su tutta l’area della discarica e utilizzato come combustibile dai quattro motori di cogenerazione Jenbacher, trasformandolo in energia elettrica. Tre motori hanno la potenza di 625 kWh e uno ha la potenza di 511 kWh riuscendo a produrre complessivamente oltre 14 Milioni di kWh annui di energia elettrica. La maggior parte dell’energia così prodotta viene immessa nella rete nazionale e una piccola parte viene utilizzata per il consumo interno degli impianti.

UN ETTARO DI CIELO

Nel 2006 è stato pensato di realizzare un impianto fotovoltaico da 1.000 Kwp denominato “Un ettaro di cielo” in località La Fila nel comune di Peccioli.
Nel settore delle energie rinnovabili è stato il primo progetto a partecipazione popolare, ovvero finanziato con l’emissione di un prestito obbligazionario.
Pertanto, a tutti i cittadini è stata data la possibilità di investire nella produzione di energia pulita in maniera semplice e diretta. L’impianto, entrato in funzione nel 2008, è costituito da 5.500 pannelli fotovoltaici, sia monocristallini che policristallini e grazie a 198 inverters riescono a produrre oltre 1 Milione di Kwh di energia elettrica, completamente ceduta in rete.
Il finanziamento dell’impianto è stato sostenuto per metà dalla Belvedere e per metà da circa 350 obbligazionisti che hanno sottoscritto obbligazioni con rendimento del 5,5% e del 6,5% con rimborso del capitale investito a 7 e 12 anni.
Vicino all’impianto “Un ettaro di cielo” sono stati realizzati anche degli orti produttivi dati in comodato d’uso gratuito ai cittadini del Comune di Peccioli
Compilando l’apposito modulo è possibile prenotare una visita guidata all’impianto fotovoltaico “Un ettaro di cielo”.

UN PROGETTO SOLARE

Dopo l’esperienza positiva dell’impianto fotovoltaico di Peccioli “Un ettaro di cielo”; nel 2011 si è realizzato nel Comune di Terricciola un secondo impianto fotovoltaico denominato “Un progetto solare”.
Anche questo progetto in parte è stato finanziato con l’emissione di un prestito obbligazionario sottoscritto da circa 300 obbligazionisti per lo più del territorio del Comune di Terricciola.
L’impianto costituito da circa 1.800 pannelli fotovoltaici policristallini ed un unico grande inverter produce oltre 450.000 KWh annui di energia elettrica complessivamente ceduta in rete con una potenza di picco di 396KW.